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Ho un sogno

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juri_92
view post Posted on 12/6/2007, 11:29




TITOLO: HO UN SOGNO

" Quando il mio coraggio era quasi svanito,
decisi di parlare del mio problema a Dio: " Io mi batto per quello che credo giusto.
Ma ora ho paura.
La mia gente guarda a me come a una guida,
e se io mi presento a loro senza forza ne' coraggio,
anche essi vacilleranno.
Sono al termine delle mie forze.
Non mi rimane nulla.
Sono arrivato al punto che non posso affrontare tutto questo da solo "...
" Fratelli,
non voglio la violenza.
Io voglio che amiate i vostri nemici.
In quanto a me,
la mia persona e la mia vita non contano nulla.
Voglio soltanto dire a tutti che se faranno fuori me,
il movimento non si fermera',
perche' cio' che facciamo e' giusto,
e Dio e' con noi "...
" Puo' darsi che un giorno mi uccidano.
Ma voglio che i miei fratelli dicano: " E' morto perche' io sia libero " .
Oggi e' Venerdi' Santo.
Oggi Cristo e' morto per la nostra liberta'.
Oggi anche qualcuno di noi potra' morire per la liberta' dei suoi fratelli.
Siamo pronti ad essere uccisi come Cristo,
perche' dopo il Venerdi' Santo di Birmingham venga la Pasqua di Resurrezione del popolo nero...
Da anni io sento la parola << aspettate >>.
Noi abbiamo aspettato per piu' di 340 anni i nostri diritti naturali.
Abbiamo sofferto umiliazioni,
torture, persecuzioni,
miserie e dolori profondi,
non sappiamo mai che cosa ci puo' succedere; allora voi comprendete perche' noi troviamo cosi' difficile " aspettare ".
"... " Preghiamo per i nostri fratelli neri,
perche' abbiano la forza di sopportare...
Preghiamo per i nostri nemici,
perche' Dio li faccia piu' buoni...
Il cammino e' pieno di asprezze,
ma nonostante le fatiche e le umiliazioni,
io ho ancora un sogno ...
io ho un sogno che sulle rosse colline della Georgia i figli degli antichi schiavi e i figli degli schiavisti possano sedere insieme al tavolo della fratellanza ...
Sogno che un giorno bambine e bambini neri potranno dare la mano a bambine e bambini bianchi,
e camminare insieme come fratelli e sorelle.
Io sogno ancora...
Con questa fede potremo lavorare insieme,
andare in prigione insieme,
sapendo che un giorno saremo liberi.
Quando questo avverra',
tutti i figli di Dio,
bianchi e neri,
potranno unire le mani e cantare quell'antico inno degli schiavi: " Finalmente liberi! Finalmente liberi! Grazie a Dio onnipotente,
noi siamo finalmente liberi! ".
".. Il 14/10/1964 Marthin Luther King e' completamente distrutto e sfinito,
alla sua vecchia casa giunge un telegramma da una lontanissima citta' svedese,
Stoccolma.
La moglie, Coretta,
lo apre distrattamente: << Il premio Nobel per la pace 1964 e' stato assegnato a Marthin Luther King per aver fermamente e continuamente sostenuto il principio della non violenza nella lotta razziale nel suo paese e nel mondo >>.
M.L. King devolse tutto il premio al fondo per la lotta dell'uguaglianza e disse: << Non considero questo un onore diretto a me,
ma un riconoscimento al maestoso coraggio di milioni di neri e bianchi che hanno cercato di stabilire una regola di giustizia e di amore in questo paese >> .
" Se qualcuno di voi sara' qui nel giorno della mia morte,
sappia che non voglio un grande funerale.
E se incaricherete qualcuno di pronunciare un'orazione funebre,
raccomandategli che non sia troppo lunga.
Ditegli di non parlare del premio Nobel,
perche' non ha importanza.
Dica che fui una voce che grido' nel silenzio per la giustizia.
Dica che tentai di spendere la mia vita per vestire gli ignudi,
nutrire gli affamati,
che tentai di amare e di servire l'umanita' ".
Marthin Luther King

 
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