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Marlo Morgan ...E venne chiamata due cuori

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juri_92
view post Posted on 1/9/2008, 12:08




Eccomi qua, ora voglio presentare a voi un po’ di frasi tratti da un libro che io trovo superbo, un libro che a mio avviso insegna davvero tantissimo…ora, non so se potrete cogliere il messaggio che il libro invia soltanto da questi spezzoni, ma farò il possibile…Inoltre vi sono tanti insegnamenti pratici.
In ogni caso, quando parla di Vera gente, si parla della tribù aborigena di cui il libro narra, se si dice qualcosa sui mutanti siamo noi che viviamo nella città e siamo “Civilizzati”
Il libro è scritta in prima persona da un’americana che è ospite, in un certo senso, di questa tribù aborigena. E’ una storia vera e consiglio a tutti di leggerlo se vi capiterà.
Tutte le situazioni sono sempre quindi tra lei e gli aborigeni…
Ebbene…Marlo Morgan “…e venne chiamata due cuori”


“L’uomo non tesse la ragnatela della vita, di cui è soltanto un filo. Qualunque cosa fa alla ragnatela la fa a se stesso” American Chef Seattle.

“L’unico modo per superare una prova è affrontarla. Questo è inevitabile.” Anziano Cigno Reale Nero

“Solo dopo che l’ultimo albero sarà stato abbattuto. Solo dopo che l’ultimo fiume sarà stato avvelenato. Solo dopo che l’ultimo pesce sarà stato catturato. Soltanto allora capirete che il denaro non si mangia” Profezia degli Indiani Cree

Riferito alla protagonista che ha i piedi tagliati i quanto non abituati a viaggiare nel deserto:

“Dimentica il dolore. Toglierai le spine quando ci saremo accampati. Impara a sopportare. Focalizza la tua attenzione su altre cose. Più tardi ci prenderemo cura dei tuoi piedi. Non c’è nulla che tu possa fare al momento”

Gli scopi:

“Questa gente (Aborigeni) crede che tutto sul pianeta esista per una ragione precisa, uno scopo. Nulla è casuale, privo di senso o sbagliato. Ci sono solo equivoci o misteri non ancora svelati dall’uomo mortale. Lo scopo del regno vegetale è nutrire gli animali e gli uomini, consolidare il terreno, accrescere la bellezza e mantenere l’equilibrio nell’atmosfera. Mi venne detto che le piante e gli alberi cantano silenziosamente per noi umani e che tutto ciò che chiedono in cambio è di cantare per loro. Immediatamente, la mia mente scientifica tradusse questa credenza nello scambio anidride carbonica ossigeno…
…Quando sulla strada compariva un serpente, non c0era da dubitare che fosse li allo scopo di fornirci la cena.”


Acqua:

“Gli aborigeni riuscivano a trovare l’acqua anche dove non era visibile la minima traccia di umidità.
A volte si sdraiavano sulla sabbia e la sentivano scorrere sotto terra, altre volte bastava che tendessero le mani a una certa altezza dal suolo con i palmi rivolti verso il basso. Conficcavano nella terra lunghe canne vuote e succhiandone l’estremità creavano fontane in miniatura…
…Quando estraemmo l’acqua da una fenditura nella roccia mi venne insegnato ad accostarmi con cautela, cosi da non contaminare l’area col mio odore e spaventare altri animali. Dopotutto quell’acqua apparteneva anche a loro, E su di essa potevano accampare i nostri stessi diritti.”


Telepatia:


“Il motivo per cui la Vera gente può utilizzare la telepatia è che nessuno di loro mente mai; per la tribù non ci sono mezze verità o piccole bugie, ne tantomeno smaccate falsità. E poiché non mentono, non hanno nulla da nascondere e non hanno paura ad aprire la mente per ricevere.
La vera gente non credeche la funzione della voce sia quella di parlare. Parlare è qualcosa che coinvolge il cuore e la testa: se si utilizza la voce, si tende inevitabilmente a dire cose futili, poco spirituali. La voce è fatta per cntare, per celebrare e per guarire.”


Mosche:

“le mosche nel deserto sono un flagello. Arrivano sciami con i primi raggi del sole e infestano il cielo dell’Outback a milioni. Impossibile non mangiare e non respirare mosche. Mi si insinuavano su per il naso, mi riempivano le orecchie e riuscivano pure a superare la barriera dei denti e ad infilarsi in gola…
…Nel tutto ogni cosa ha uno scopo. Non ci sono errori, ne stranezze, ne incidenti ma solo cose che gli esseri umani non capiscono. Tu credi che le mosche nel deserto siano cattive, infernali, cosi per te lo sono, ma questo è perché non hai ancora raggiunto il necessario livello di comprensione e saggezza. Invece sono creature necessarie e benefiche, Si infilano nelle orecchie e ne estraggono il cerume e la sabbia che vi si accumulano mentre dormiamo. E le mosche si insinuano anche nel nostro naso e lo puliscono. Le mosche zampettano sul tuo corpo e vi si incollano, rimuovendo tutto ciò che deve essere rimosso…


Gioielli:

Quel giorno una ragazza molto carina (Aborigena) si inoltrò in una macchia d’erba e ne emerse portando un bellissimo fiore giallo dal lungo stelo che si legò intorno al collo, in modo che la corolla le pendesse sulla fronte, simile a un prezioso diadema. Tutti le si radunarono intorno per dirle quanto fosse bella. Ricevette complimenti tutto il giorno e io intuii la sua felicità nel sentirsi più graziosa del solito…
…quella sera nel deserto la ragazza della tribù depose a terra il fiore di cui si era adornata. Aveva svolto la sua funzione, leio gli era grata e avrebbe conservato come un tesoro il ricordo delle attenzione che le erano state elargite quel giorno e che le avevano confermato la sua avvenenza. Non per questo, però, aveva concepito particolare attaccamento per l’oggetto in questione. Il suo gioiello aveva un significato, i nostri solo un valore economico. E’ proprio vero, conclusi, nel mondo c’è che determina il valore delle cose usando falsi criteri.”


Compleanno:

““Perché lo fate?” Mi chiesero poi “per noi una celebrazione è qualcosa di speciale, ma non c’è nulla di speciale nell’invecchiare. Non è necessario alcuno sforzo per riuscirci. Succede e basta.!”
“Se non festeggiate il fatto di diventare più vecchi” chiesi io “cosa festeggiate?”
“Il fatto di diventare migliori e più saggi. Ma solo il diretto interessato può sapere quando questo accade e sta a lui informare gli altri che è il momento di organizzare una festa.””


Guerra:
La protagonista chiede spiegazioni sui cannibali di cui ha sentito parlare.

“Si, sin dall’inizio del tempo gli esseri umani hanno sperimentato tutto lo sperimentabile. I cannibali uccidevano ma per alimentare la vita. E’ il on uccidere a distinguere la vera gente dai Mutanti.
Non c’è moralità nella guerra. Ma in una giornata i cannibali non uccidevano più di quanto potevano consumare. Nlle vostre guerre bastano pochi minuti per provocare la morte di migliaia di persone. Forse varrebbe la pena di suggerire ai capi delle nazioni in guarra un accordo che preveda cinque minuti di combattimento, e quindi un interruzione per permettere ai genitori di recarsi sul campo di battaglia e raccogliere ciò che resta dei proprio figli e piangerli e seppellirli. Soltanto dopo potrebbero discutere l’opportunità di impegnarsi in battaglia per altri cinque minuti. E’ difficile cavare un senso da ciò che non è affatto sensato.”


Simboli e gesti:


“Un giorno scatenai l’ilarità generale grattandomi nel punto in cui un insetto mi aveva punto. Mi spiegarono poi che quel gesto serviva per segnalare l’avvistamento di un coccodrillo.”

“Mi parlarono del canguro. I membri della tribù credono che i mutanti diano troppa importanza alla forma del corpo e al colore della pelle. La lezione più importante insegnata dal canguro è che non può camminare a ritroso. Al canguro questo non è permesso, deve andare avanti a costo di muoversi in cerchio. Mi piacque l’idea di pensare che, anche quando avevo commesso degli errori avevo fatto il possibile in quella circostanza.


Malattie:

La tribù della vera gente non crede che noi siamo vittime casuali ed è convinta che il corpo fisico sia l’unico mezzo che il nostro più alto livello di consapevolezza eterna ha per comunicare con il nostro livello di consapevolezza individuale. Un rallentamento delle funzioni del corpo ci permetto di esaminarci a fondo ed analizzare le ferite davvero importanti che bisogna medicare: rapporti interpersonali falsati, mancanza di un credo, tumori da paura, dubbi sul nostro creatore, perdita della capacità di perdonare e cosi via.


Musica:
Gli aborigeni fanno una specie di concerto e poi ridonano gli strumenti alla natura.


“Ma la vera scoperta stava nella pienezza in cui questa gente vive la propria vita, una pienezza che tuttavia non implica alcun attaccamento alle cose materiali. Al termine del concerto gli strumenti vennero restituiti alla natura. I musicisti abbandonarono bastoni e sassi ma non la gioia della composizione creativa che rafforzava in ciascuno di loro la consapevolezza della propria capacità e del proprio valore. Un musicista porta la musica dentro di se, Non ha bisogno di uno strumento perché è lui stesso la musica.


Giochi:
La protagonista spiega i giochi Americani, quali il football.


“Ma se una sola persona vincerà, tutte le altre perderanno. Dov’è il divertimento in questo? I Giochi sono fatti per divertirsi. Come si può desiderare di sottoporre un fratello a una simile esperienza e poi cercare di convincerlo che è davvero un vinto? E’ un usanza molto difficile da capire per noi…con la tua gente funziona?”


Nudità:


“Allora ignoravo che i miei amici aborigeni si coprivano il corpo perché sapevano che, in quella fase della mia vita, mi sarebbe stato difficile, forse addirittura impossibile, accettare la loro e la mia nudità.”











 
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blackcherry87
view post Posted on 17/6/2010, 10:04




Un bellissimo libro!
 
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ArtemisiaG
view post Posted on 1/11/2011, 16:45




l'avventura raccontata da marlo morgan è frutto di pura fantasia miscelata a qualche informazione attinta da qualsiasi fonte, come tutti sapebbero fare.
 
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2 replies since 1/9/2008, 12:08   13685 views
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